Business Coaching: come Alessandro ha trovato più tempo per se
Mi chiamo Alessandro, ho 52 anni e sono titolare di un’azienda manifatturiera con 97 dipendenti e 22,5 milioni di euro di fatturato.
Ho perso mio padre quando ero ancora giovane. A 19 anni, ho iniziato a lavorare con il sogno di essere degno di lui e dell’azienda che mi aveva lasciato.
Ho iniziato così a lavorare molto duramente, fino a 16/18 ore al giorno. E ho continuato con questo ritmo anche se mia moglie e i miei figli cominciavano a reclamare la mia presenza. A dirmi “trova il tempo!”. Ma per me, rallentare significava venire meno alla promessa che avevo fatto a me stesso e a mio padre, quindi andavo avanti a lavorare come un somaro.
Finché un giorno ho incontrato il Mental Coach Giovanni Sebastiano Cozza. In un attimo e con poche domande, mi ha fatto capire quanto la mia azienda fosse a rischio. Tutto dipendeva da me, non c’era una struttura manageriale. I miei dipendenti non sapevano né potevano risolvere i problemi, a causa della mia incapacità di condividere e delegare.
E se fossi venuto a mancare? Tutto quello che avevo costruito col sudore della fronte si sarebbe trasformato in cenere, distruggendo il sogno mio, di mio padre e di tutti i dipendenti che facevano affidamento su quel posto di lavoro.
Decisi, quindi, e non senza remore, di farmi aiutare da Giovanni a mettere in sicurezza la mia azienda, dovendo affrontare la grande difficoltà di mettere in discussione il modello ereditato da mio padre, che purtroppo non era più adeguato né al mercato né alla salute mia e dei miei cari.
Faticando molto emotivamente, mi sono incamminato verso la strada del cambiamento aziendale. Giovanni mi ha supportato a creare un prima linea di manager, le Job Description e la mission che prima non esistevano. E soprattutto a delegare parte delle decisioni ai miei dipendenti.
Abbiamo quindi attivato una formazione manageriale per dare a tutta la prima linea le competenze per gestire i propri collaboratori, per gestire la comunicazione tra colleghi e verso il capo, gestire le riunioni in modo efficiente, negoziare modo efficace, tenere presentazioni in pubblico e a creare una “squadra”.
Lungo questo percorso di formazione manageriale rivolto alla prima linea, mi sono reso conto che anch’io stavo imparando per la prima volta a gestire l’azienda in un modo nuovo. Non padronale ma manageriale. E che questo stava cominciando ad assicurare un futuro più roseo a me, alla mia famiglia e a tutti i miei dipendenti.
Devo ringraziare il Mental Coach, perché oggi ho una team di lavoro che svolge con capacità, competenza e passione il proprio lavoro. Di conseguenza ho più tempo da dedicare a me e alla mia famiglia… e di tutto questo, ovunque sia, so che è orgoglioso mio padre.
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