Come essere leader? Ecco sette utili consigli che ti possono aiutare nella relazione con il tuo team e i tuoi collaboratori.
1. Credibile e Competente
Si è credibili verso il proprio gruppo di collaboratori solo se si è veramente competenti. Il leader, in quanto “guida” (dall’inglese, to lead = guidare), deve essere colui che meglio degli altri abbia le competenze e le esperienze in merito all’ambito di cui diventa leader. Poiché un leader non si impone, ma è riconosciuto dal resto dei suoi simili, è un dato di fatto che solo chi sappia mostrare ottime capacità nel suo settore venga visto come un trascinatore. Per questo ti consiglio di non smettere di studiare, di aggiornarti, di formarti e di sviluppare nuove competenze.
2. Capace di entusiasmare
Hai presente il film “Ogni maledetta domenica”, quando Al Pacino, nella parte dell’allenatore della squadra di football, tiene negli spogliatoi un discorso ai suoi giocatori prima che essi scendano in campo? Durante quel discorso, Al Pacino è in grado di entusiasmare i suoi atleti, di dargli la carica, di ispirarli, di motivarli. Per farlo, è necessario che il leader sia egli stesso per primo entusiasta del suo lavoro, della sua azienda o del suo team.
3. Avere interesse per le persone
Essere leader significa essere consapevoli che il risultato finale del proprio operato è dato dal lavoro di ogni singola persona del team. Per questo un vero leader sa sempre prendersi cura dei suoi collaboratori: si informa sulle loro necessità, sulle loro esigenze, sulla loro salute, sulle loro ambizioni. E cerca di metterli nella condizione migliore per fargli rendere al meglio.
4. Capace di proiettare un’idea
Essere leader significa avere un grande sogno e sapere trasmetterlo agli altri. E allora anche gli altri cominciano a sognare con il leader. I grandi innovatori della storia sono coloro che hanno le idee più originali e insolite. Ma hanno anche un grande entusiasmo. E proprio grazie al loro entusiasmo, riescono a contagiare il modo di pensare degli altri, a cambiare i paradigmi della società e a trasmettere le loro idee.
5. Avere metodo nell’impartire gli ordini ai tuoi collaboratori
Non c’è nulla di più deleterio di una persona responsabile di un gruppo di lavoro che non sa tenere sotto controllo il procedere del lavoro dei singoli componenti del team. Essere leader significa avere ben chiaro l’obiettivo finale a cui si ambisce e, contemporaneamente, conoscere le caratteristiche di ciascun collaboratore: a quel punto, il vero leader saprà quali compiti assegnare ad ogni determinata persona e avrà anche l’onere di verificare che quegli stessi compiti vengano svolti secondo la modalità prefissata. Essere leader significa quindi avere un metodo.
6. Correggere nel modo giusto
Instaura con i tuoi collaboratori un rapporto di piena fiducia, tale per cui essi non si sentano in soggezione, ma percepiscano l’entusiasmo tipico di chi sa di lavorare a un progetto comune. Se sarai in grado di creare questo clima, riuscirai a correggere con il giusto tatto gli eventuali errori commessi dal tuo staff. Un vero leader è lento all’ira ed è un maestro nella pratica della comunicazione assertiva.
7. Genera affetto e simpatia tra te e i tuoi collaboratori
Essere leader significa essere consapevoli di avere la responsabilità delle persone che si hanno sotto la propria direzione. Ciò significa provare gratitudine e riconoscenza verso i propri collaboratori. Manifesta il tuo affetto verso chi ti aiuta a raggiungere l’ obiettivo comune. Di rimando, un vero leader è amato dal suo team. Se riuscirai a instaurare un rapporto di stima e rispetto reciproco, potrai solo aspettarti i risultati migliori dal tuo gruppo di lavoro.