A cosa serve l’executive coaching?
Sei un capo d’azienda e vuoi migliorare le tue soft skills per relazionarti meglio con i tuoi dipendenti, e risolvere alcune dinamiche comunicative e decisionali per ottimizzare l’operato della tua azienda?
Oppure, in qualità di CEO, vuoi formare meglio i vertici della tua azienda affinché riescano a sviluppare qualità di leadership migliori, per dialogare meglio con i singoli collaboratori, rafforzare lo spirito di squadra e incrementare la produttività di ogni team?
L’Executive Coaching aiuta i dirigenti d’azienda a risolvere tutte queste esigenze.
Che cos’è l’executive coaching
L’executive coaching è un insieme di attività di coaching dedicato alle figure dirigenziali con il desiderio di rafforzare la propria leadership e potenziare le proprie capacità comunicative per interagire meglio con i propri collaboratori e ottenere il meglio da loro, moltiplicando la produttività azienda e risolvendo in ogni momento i conflitti che possono sorgere tra le persone o in ambito organizzativo.
L’executive coaching è destinata soprattutto ai profili con alto potenziale di crescita, per acquisire una maggiore consapevolezza del ruolo manageriale e sviluppare obiettivi realistici ed attuabili sul breve, medio e lungo periodo.
Differenza tra executive coaching e business coaching
Spesso si confonde l’executive coaching con il business coaching. Le due tipologie di coaching non sono esattamente la stessa cosa. Infatti ciascun termine fa riferimento a due tipologie di coaching diverse, rivolte a target diversi, con obiettivi specifici diversi.
Il Business coaching ha come scopo il supporto e lo sviluppo del potenziale di qualunque persona presente in azienda, dal dirigente che deve prendere importanti decisioni, al professionista specializzato in un determinato compito, fino alla segretaria che si relaziona con clienti e fornitori.
Si tratta di un’attività one to one che prevede che il coach affianchi il coachee nel raggiungimento di risultati di business specifici o nello sviluppo di competenze di ruolo non ancora del tutto presenti.
Il business coaching favorisce lo sviluppo delle persone e ne valorizza il contributo all’interno dell’organizzazione.
Quando invece consideriamo l’executive coaching, ci rivolgiamo solo alle persone che compongono il vertice dell’azienda.
Se con il business coaching si punta allo sviluppo delle competenze o del potenziale individuale, attraverso l’executive coaching l’obiettivo è volto prevalentemente alla crescita e allo sviluppo della leadership.
Si tratta di lavorare con i decisori dell’impresa sostenendoli e supportandoli affinché migliorino il proprio posizionamento all’interno dell’organigramma aziendale, definiscano meglio la propria visione e affinino la loro capacità di prendere decisioni strategiche e rilevanti.
A chi è rivolto l’executive coaching
Non importa quanto grande sia l’azienda, l’executive coaching aiuta i dirigenti d’azienda che operano in piccole o grandi realtà. Puoi essere il capo di un’azienda di poche decine di dipendenti o il CEO di una multinazionale. Per portare avanti un’azienda, servono sempre le stesse soft skills, indipendentemente dal settore in cui si opera o dalla grandezza del proprio mercato. Certo, può cambiare la tipologia di decisioni che si devono prendere, e per questo i processi decisionali non funzionano tutti allo stesso modo. Può cambiare il numero di persone con cui ci si relaziona, si può avere piccoli o grandi team, si può lavorare in presenza o da remoto, ma alla base di tutto c’è la relazione umana, che si basa sempre sulla capacità comunicativa ed empatica. Quindi possiamo affermare che l’executive coaching, proprio perché lavora sulle soft skills e sullo sviluppo delle capacità di leadership, è destinata a chiunque rivesta un ruolo di vertice.
In particolare, l’executive coaching è di aiuto in caso di:
– volontà di migliorare la comunicare con i propri dipendenti/collaboratori
– volontà di voler tirare fuori il meglio dal proprio team
– pianificazione di nuove strategie per il raggiungimento degli obiettivi aziendali
– sviluppo di soft skills in chiave decisionale, di efficacia operativa e di time-management
– sviluppo delle proprie doti di leader
– necessità di affrontare e gestire cambiamenti (specie nei momenti di crescita o ridimensionamento aziendale, nei momenti di crisi o di fronte a nuove sfide)
Chi è e cosa fa l’executive coach
Il ruolo dell’executive coach é quello di affiancare le figure dirigenziali durante imponenti cambiamenti organizzativi o fasi strategiche di ristrutturazione aziendale. L’executive coach accompagna il dirigente nel perfezionamento della vision e della mission dell’azienda, attraverso la definizione degli obiettivi desiderati e lo sviluppo delle soft skills necessarie a raggiungerli.
L’executive coaching aiuta i dirigenti d’azienda in diversi ambiti, tra cui:
– definizione di obiettivi chiari, determinati e determinabili;
– miglioramento delle skills legate alla comunicazione;
– motivazione adeguata di se stessi e dei collaboratori, modalità di supporto.
– aumento dell’efficacia della propria azione nella prevenzione/risoluzione dei conflitti, sia interni all’azienda che con soggetti esterni
– sviluppo delle abilità nell’elaborare feedback efficaci;
– incremento delle capacità di negoziazione;
Come funziona una sessione di coaching con un executive coach
Per svolgere l’attività in modo costruttivo ed efficace, l’executive coach dovrà immergersi nella realtà aziendale, intervistare alcuni stackeholder o altri vertici aziendali e apprendere tutte le informazioni necessarie per avere una fotografia reale delle dinamiche interne. L’executive coach è sempre tenuto a trattare le informazioni avute nel rispetto delle normative vigenti e, in generale, con la massima riservatezza e professionalità.
Lo scopo dell’executive coaching non è quello di fornire soluzioni preconfezionate, ma di mettere a disposizione dei dirigenti strumenti per una gestione sempre più efficace. La figura del manager è sempre posta al centro dell’azione, e tutti gli sforzi sono indirizzati a sviluppare le soft skills.
Un bravo executive coach definisce le proprie sessioni di executive coaching disegnandole su misura in base alle esigenze aziendali riscontrate nei colloqui preparatori. In base agli obiettivi che il dirigente si prefigge di raggiungere, l’executive coach predispone un programma di lavoro modulato secondo ritmi personalizzati.
Le sessioni di executive coaching mirano a ottimizzare le tempistiche concentrando in poche sessioni gli obiettivi che si vogliono raggiungere, con l’utilizzo di potenti domande. Le domande sono volte a stimolare la riflessione e l’interazione tra coachee e coach. (A proposito, Giovanni Cozza è il fondatore della Domandologia®, metodologia volta a migliorare la qualità della comunicazione attraverso l’uso consapevole delle domande)
Per quanto riguarda lo svolgimento di una sessione di coaching e più in generale del rapporto tra coach e coachee, puoi leggere come il nostro team lavora nella pagina “Top Business Coaching”.
Come l’executive coaching aiuta i dirigenti d’azienda
Un dirigente che sceglie di intraprendere un percorso di propria crescita personale e professionale attraverso l’executive coaching potrà:
– Acquisire o aumentare la consapevolezza nelle sue potenzialità
– Migliorare il modo di relazionarsi ai suoi collaboratori, soci e azionisti
– Migliorare le sue capacità di ascolto e comprensione
– Sviluppare una comunicazione più chiara, efficace e anche assertiva
– Imparare a riconoscere i comportamenti costruttivi e quelli limitanti (suoi e degli altri)
– Imparare a prendere decisioni importanti valutando gli aspetti che contano
– Gestire al meglio nuovi ruoli e cambiamenti aziendali
– Lavorare sulla propria autostima, autoefficienza, leadership
I benefici dell’executive coaching sono reali e misurabili
Il grande vantaggio dell’executive coaching è che permette all’azienda di verificare sempre i miglioramenti ottenuti. Questo avviene sia a livello quantitativo che qualitativo.
Sebbene una coaching possa sembrare un servizio non misurabile in termini numerici o di dati, l’executive coaching è in grado di produrre una serie di effetti positivi sui vertici aziendali tali per cui si verifica a cascata un miglioramento delle performance aziendali, e queste sono certamente quantificabili.
Le performance aziendali possono essere misurate in termini di incremento di vendite o di fatturato o di acquisizione di nuovi clienti. I benefici qualitativi, invece, possono essere misurati dal minor assenteismo in azienda o in smartworking (spesso dovuto all’esigenza di prendersi momenti di stacco) o dal minor tempo perso in riunioni che non portano da nessuna parte o dalla percezione di un clima di lavoro più disteso. I leader d’azienda che hanno migliorato le loro qualità dirigenziali attraverso l’executive coaching riescono ad avere un migliore time management e a prendere decisioni migliori in tempi più brevi. Inoltre, si ottimizzano le riunioni con il team.
Come scegliere un buon executive coach
Un buon executive coach deve essere preparato a livello professionale, avere esperienza comprovata, un curriculum con risultati misurabili, capacità di ascolto, empatia e deve saper genere fiducia nel suo cliente. Ultimo ma non ultimo, essere stato un manager a sua volta.
Nell’articolo “Come scegliere il tuo primo business coach” trovi più nel dettaglio tutti gli aspetti da considerare per scegliere il coach giusto per te.
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